Ducati Monster SP

Ducati Monster SP

Ducati-Monster-SP-051 Ducati Monster SP

Il primo Monster di Ducati è arrivato 30 anni fa, nel 1993, ed era una naked semplice e di classe, con il familiare telaio a traliccio e un motore bicilindrico a V raffreddato ad aria. Nel corso degli anni il Monster si è evoluto da 600 a 1200, da raffreddato ad aria a raffreddato ad acqua, da scuro ed essenziale a sportivo e limitato. Ci sono state anche le varianti Foggy, 916 e 999. Ai giorni d’oggi tutti quei telai a traliccio ed i motori raffreddati ad aria sono scomparsi da tempo, perché Ducati dal 2021 produceva solo un Monster: una naked entry-level che utilizza il bicilindrico a V Testastretta da 937cc da 111 CV/82kw. Almeno fino a poco tempo fa, con l’arrivo tanto atteso del Monster SP.

Le Ducati SP sono sempre state sinonimo di qualcosa di speciale, e lo sono ancora oggi. Il processo abituale prevede che si prenda il modello base, si aggiungano sospensioni e freni di qualità superiore e si riduca il peso, ed è proprio quello che è stato fatto con il Monster SP.

Non ha ruote più leggere come gli altri modelli SP della gamma Ducati, ma beneficia di sospensioni Öhlins a entrambe le estremità, di freni Brembo Stylema migliorati, di una riduzione di peso dovuta principalmente a una batteria agli ioni di litio più leggera e di un silenziatore Termignoni omologato per l’uso stradale che viene aggiunto semplicemente per motivi estetici. La potenza rimane la stessa del Monster standard, ma ci sono altre piccole ma significative modifiche come il nuovo ammortizzatore di sterzo e la gomma Pirelli Diablo Rosso IV al posto del Rosso III. Non manca l’estetica esclusiva, che comprende un piccolo parabrezza e l’accattivante livrea solo SP. 

La potenza e la coppia rimangono invariate rispetto al Monster standard, con 111 CV (82kw) a 9250 giri/min, e 93 Nm di coppia a 6.500 giri/min dal motore Testastretta da 937 cc raffreddato a liquido. Il cambio e la trasmissione sono gli stessi della Monster standard, ma la riduzione del peso complessivo, di 2 kg in ordine di marcia e ora di soli 166 kg a secco, la rende un po’ più vivace della controparte standard.

Le prestazioni possono non impressionare sulla carta, ma su strada sono superiori a quelle promesse dai 111 CV di picco. Si tratta di una moto vivace che esce davvero con una gran spinta dalle curve; il silenziatore Termignoni, omologato Euro 5, aggiunge anche un piacevole rumore, che amplifica la sensazione di una moto più sportiva e veloce.

La SP può essere limitata anche ai possessori di patente A2, che possono sperimentare un’agilità e una maneggevolezza sublimi senza sentirsi mai sopraffatti. Anche nel formato full-fat, l’alimentazione della SP è dolcemente morbida e le modalità di guida accuratamente confezionate – Sport, Touring e Rain – e una miriade di aiuti al pilota Ducati aiutano a mantenere la sicurezza.

Ducati-Monster-SP-2 Ducati Monster SP

È qui che le migliai di euro in più rispetto al modello base fanno la differenza: la SP monta forcelle Öhlins NIX30 da 43 mm al posto delle unità KYB all’anteriore e un ammortizzatore Öhlins completamente regolabile al posto di un’unità Sachs al posteriore. 

La SP siede un po’ più in alto, con l’altezza della sella aumentata di 20 mm e portata a 840 mm. La posizione leggermente più alta della moto dovrebbe, in teoria, aumentare la distanza dal suolo, consentendo un maggiore angolo di piega. I pneumatici Pirelli Diablo Rosso IV sostituiscono i Diablo Rosso III della Monster standard. Ducati dichiara una riduzione complessiva del peso di 2 kg grazie alle forcelle Öhlins, più leggere di 0,6 kg, alle nuove flange in alluminio per i dischi dei freni da 320 mm (più leggere di 0,5 kg) e alla batteria agli ioni di litio più leggera. Tuttavia, l’aggiunta di un ammortizzatore di sterzo (non regolabile) deve aver fatto aumentare di poco il peso.

Il feeling degli Öhlins è eccezionale. La qualità di guida è morbida e confortevole; sportiva senza comportarsi come una moto sportiva quasi rigida su strada. Persino le strade sconnesse in velocità non fanno preoccupare le sospensioni. Di solito le moto leggere e sterzanti si sentono un po’ nervose a velocità sostenuta e su superfici poco sicure, ma la Ducati ha sempre un passo sicuro.

I freni Brembo M4.32 Monster di serie sono di qualità, ma Ducati ha fatto un passo avanti con la SP aggiungendo le pinze Stylema. I freni da competizione su una naked leggera si traducono in una potenza di arresto enorme, supportata dall’eccellente ABS Ducati in curva.

Il parabrezza aggiunto è semplicemente un gesto simbolico, più un esercizio di stile che altro, in quanto offre poca protezione. Il serbatoio da 14 litri consente un’autonomia di circa 240 km. Il cruscotto TFT da 4,3 pollici è lo stesso che si trova sul Monster standard e SP ed è chiaro e facile da navigare.

In definitiva Ducati ha preso l’eccellente Monster standard e ha aggiunto ancora più fascino e versatilità, migliorando la maneggevolezza e la potenza di arresto. L’unico aspetto negativo è il prezzo di 15.390 euro, ed alcuni nuovi acquirenti potrebbero valutare di acquistare moto dalla concorrenza con specifiche simili e maggiore potenza. Ma per molti la concorrenza non avrà lo stesso prestigio della Ducati. Maggiori informazioni su https://www.ducati.com/it/it/home.

Per la tua moto affidati ad un professionista”

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Carlin Pradin
22/11/2022
Molto gentile e professionale..
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Domenico Bruni
18/11/2022
Personale preparato e prezzi onesti
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MASSIMO PIRAM
19/07/2022
Alessandro persona eccezionale gentile e professionale mi ha risolto un problema al sistema ESA della mia BMW dopo che 3 officine avevano “sentenziato” di doverlo mandare a revisionare. Grazie
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Daniele Massai
22/05/2022
Alessandro (il titolare) sempre gentile e pronto ad aiutare nel caso ci fosse una urgenza (velocità nella riparazione) Loo consiglio vivamente

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