Ducati Diavel V4

Ducati Diavel V4

ducati-diavel-v4-2023 Ducati Diavel V4

I tempi in cui la Ducati era inseparabile dall’idea di un motore bicilindrico a V sono ormai lontani. La Multistrada V4 è la moto più venduta da Ducati nel 2022 e oggi le moto con motore V4 sono almeno la metà della gamma. Con l’introduzione del nuovo Diavel V4, l’azienda punta ancora di più sul formato a quattro cilindri e rende il Diavel, già difficile da classificare, ancora più un enigma.

Il fatto che non si possa classificare è più un difetto dei tradizionali confini di classe che un problema per il Diavel stesso, che 12 anni fa stupì molto al suo lancio, combinando un aspetto ribassato con un’accelerazione pazzesca e una maneggevolezza sorprendente.

Nella sua nuova versione, il Diavel eredita un nuovo motore, preso in prestito dalla Multistrada V4, mantendo una geometria di sterzo più sportiva e riducendo il peso complessivo, per creare una moto che non delude al primo segno di curva.

Il quattro cilindri si distingue anche per un’interpretazione più moderna del design dei fari, per le prese d’aria ancora più grandi e pronunciate ai lati del serbatoio e, in omaggio al numero di cilindri, per lo scarico a quattro uscite che ricorda una pistola gatling.

La carrozzeria è nuova di zecca, con dettagli distintivi come il gruppo ottico posteriore composto da decine di fori sotto la coda che riescono a far risplendere l’illuminazione. È un segno inconfondibile di questo veicolo, che ne segna anche una piacevole rottura con la norma

Le opzioni relative al colore sono molto semplici per il 2023: rosso o nero.

Con 168 CV, il Diavel V4 non promette un grande aumento delle prestazioni rispetto al Diavel 1260 con motore bicilindrico a V, che erogava comunque 162 CV. Per quanto riguarda la coppia, la cilindrata inferiore di 1158 cc del V4 (104 cc in meno rispetto al Diavel 1260 da 1262 cc) si riflette in un picco di 126 Nm, leggermente inferiore rispetto ai 129 Nm del Diavel 1260. Il picco di potenza arriva anche più in alto nella gamma dei giri rispetto al bicilindrico a V, anche se è sorprendente che Ducati abbia progettato il motore “V4 Granturismo” per raggiungere la coppia massima agli stessi 7.500 giri al minuto che il vecchio bicilindrico a V del Testastretta DVT 1260 richiedeva per raggiungere il suo picco.

Il motore è essenzialmente simile alla versione utilizzata nel Multistrada V4, a sua volta derivata dal Desmoquattro Stradale più perfezionato dei modelli Panigale e Streetfighter V4. Per il Diavel, è stato modificato per fornire una coppia leggermente superiore rispetto alla versione Multistrada e, come l’ultima Multistrada V4, è dotato di un sistema di disattivazione dei cilindri esteso che spegne il gruppo di cilindri posteriori quando si è fermi o si guida lentamente per risparmiare carburante e ridurre la dispersione di calore che raggiunge il pilota. Sul Diavel, Ducati afferma che il passaggio dalla modalità bicilindrica a quella quadricilindrica è accompagnato anche da un caratteristico cambiamento nella nota di scarico.

ducati_diavel_v4-2023-back Ducati Diavel V4

Come ci si potrebbe aspettare, il motore è dotato di una serie completa di dispositivi elettronici di assistenza al pilota, tra cui tre modalità di potenza e quattro modalità di guida (sport, touring, urbano e bagnato), oltre al controllo della trazione in curva e all’ABS, al launch control, al controllo dell’impennata e al quickshifter up/down per il cambio a sei rapporti.

Il telaio del Diavel V4 è un monoscocca in alluminio che utilizza il motore come componente e contribuisce a rendere la moto più leggera e compatta. Il peso è quasi identico a quello del vecchio Diavel bicilindrico a V, 236 kg con un pieno di carburante da 20 litri, molto più leggero di quanto ci si possa aspettare dall’aspetto muscoloso del Diavel. Senza carburante, ma in ordine di marcia, la moto pesa solo 223 kg, mentre il peso “a secco” (senza carburante, olio o batteria) è di 211 kg.

Le sospensioni sono quelle tipiche di Ducati, con forcelle USD da 50 mm e monoammortizzatore Piggy-Back. L’angolo di sterzo, che è di 26 gradi con 112 mm di avancorsa, non crea nessun problema nella manovrabilità del mezzo, anche in curva.

Il forcellone monobraccio porta un’altra caratteristica stilistica del Diavel, sotto forma di un ampio pneumatico posteriore Pirelli Diablo Rosso III da 240 sezioni, che secondo l’azienda aiuta la moto a raggiungere i 100 km orari da fermo in meno di tre secondi. Rispetto al bicilindrico a V Diavel, la sospensione posteriore ha 15 mm di escursione in più per un maggiore comfort.

Il controllo di trazione è il sistema “DTC EVO 2” di Ducati, con un software “predittivo” che anticipa l’applicazione dell’acceleratore in uscita di curva e interviene in modo rapido ma discreto per controllare il pattinamento delle ruote.

La sella è bassa, 790 mm, e rispetto alla Diavel 1260 il manubrio della V4 è più vicino al pilota di 20 mm, per rendere meno pesante la posizione di guida anche per i piloti di bassa statura. Per il passeggero ci sono pedane pieghevoli e un maniglione telescopico, che garantiscono praticità ma senza rovinare l’aspetto della moto quando si viaggia da soli.

Una volta a bordo, le comodità elettroniche includono la connettività Bluetooth a un nuovo cruscotto TFT da cinque pollici, che offre il consueto accesso alle operazioni musicali e telefoniche e alla navigazione turn-by-turn. Gli accessori possono aumentare le capacità turistiche del Diavel, tra cui un bagaglio semirigido con 48 litri di spazio, uno schienale per il passeggero e un parabrezza che dovrebbe fornire un riparo dal vento se si percorrono lunghe distanze in velocità.

Grazie al grande serbatoio da 20 litri e ad una discreta autonomia, il Diavel promette un’autonomia di quasi 300 Km tra un rifornimento e l’altro.

Non vi sorprenderà sapere che i freni della Diavel sono Brembo e che, grazie al doppio disco anteriore da 330 mm e alle pinze radiali Stylema, promettono di essere altrettanto efficaci nel rallentare la moto quanto il motore V4 nell’accelerarla. Come per tutte le Ducati, è presente l’ABS in curva grazie all’IMU di bordo e l’azienda dichiara che il Diavel V4 può rallentare a una velocità di 11,5 m/s2. Al posteriore, una pinza Brembo a 2 pistoncini agguanta un disco da 265 mm.

In definitiva il Diavel V4 è una moto unica nel suo genere, dalle grandi prestazioni e con tanta tanta tecnologia dedicata al comfort ed alla sicurezza del guidatore. Maggiori dettagli su https://www.ducati.com/it/it/home.

Per la tua moto affidati ad un professionista”

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Carlin Pradin
22/11/2022
Molto gentile e professionale..
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Domenico Bruni
18/11/2022
Personale preparato e prezzi onesti
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MASSIMO PIRAM
19/07/2022
Alessandro persona eccezionale gentile e professionale mi ha risolto un problema al sistema ESA della mia BMW dopo che 3 officine avevano “sentenziato” di doverlo mandare a revisionare. Grazie
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Daniele Massai
22/05/2022
Alessandro (il titolare) sempre gentile e pronto ad aiutare nel caso ci fosse una urgenza (velocità nella riparazione) Loo consiglio vivamente

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