Il sistema di scarico delle moto

Si potrebbe pensare che lo scarico sia una delle parti più semplici della moto dedicata esclusivamente a convogliare i gas di scarico lontano dal veicolo ed a tenere basso il rumore del motore. In effetti queste sono alcune delle funzioni che vengono svolte, ma non sono tutte, è per questo che di solito lo scarico della moto ha un percorso spesso tortuoso con valvole di scarico e catalizzatori.

Uno dei compiti più importanti dello scarico è quello che in inglese viene definito “scavenging”, ovvero la sincronizzazione delle onde di pressione dell’aria che fuoriesce dalla camera di combustione per ottenere due effetti: il primo è quello di mantenere una maggiore quantità di miscela aria-carburante nella camera di combustione, pronta per la scintilla, mentre il secondo è necessario per aiutare ad aspirare i gas di scarico.

Questo effetto è fondamentale sui motori a due che quelli a quattro tempi e funziona sfruttando gli impulsi di alta pressione creati quando i gas di scarico vengono espulsi dalla camera di combustione.

Più nel dettaglio quando l’onda di pressione dall’impulso del gas di scarico scende lungo il tubo, incontra una sezione conica divergente ed una convergente; questo fa sì che un’onda di pressione negativa, e successivamente positiva, vengano riflesse dallo scarico verso il motore: l’onda di alta pressione impedirà a parte della miscela incombusta di fuoriuscire prima dell’accensione, l’altra a bassa pressione farà il contrario, aspirando i gas bruciati.

Per ottenere la giusta tempistica (le onde viaggiano alla velocità del suono che è circa di 340 metri al secondo ad una temperatura di 20°C), le lunghezze e i diametri dei tubi di scarico devono essere perfetti: da qui i percorsi contorti di alcuni tubi, soprattutto sui bicilindrici a V Ducati, dove il cilindro posteriore è molto più vicino alla parte posteriore della moto rispetto a quello anteriore.